Apprendiamo con grande tristezza la scomparsa di Longino Contoli, amico e maestro.
Longino è stato, assieme a tanti altri stimatissimi ricercatori, un antesignano della Conservazione della Natura in Italia, quando, nei primi anni ’70, essa non era ancora stata formalizzata come disciplina scientifica.
La Commissione per la Conservazione della Natura del CNR, presieduta da Ghigi prima e poi da Montalenti, lo ha visto giovanissimo sempre attivo nel promuovere azioni di tutela in un territorio che, in quegli anni, vedeva pesanti trasformazioni e dove era necessaria l’attivazione di scienziati oltre che di attivisti delle associazioni ambientaliste.
Il suo Piano per il un Parco sui Monti della Tolfa (1980), ancora citato, comprendeva per la prima volta concetti come ‘connettività e corridoi ecologici’, ‘gestione sostenibile delle risorse’, ‘valore dei beni comuni’, ‘partecipazione delle realtà locali alla gestione’. Tutti concetti che saranno entrati nel dibattito del management ambientale solo decine di anni dopo.
Inoltre, Longino è stato un ecologo di comunità e dei sistemi trofici in gruppi di vertebrati (uccelli e piccoli mammiferi), filone poco o nulla affrontato negli anni ’80 e ’90. Non meno importante è stato il suo contributo alla tassonomia dei piccoli mammiferi.
Con lui, uno di noi, ha lavorato alla implementazione dell’effetto penisola che si rifà alla teoria della biogeografia insulare di MacArthur e Wilson (e introdotta in Italia da Bruno Massa, in primis).
Contoli è stato anche l’ideatore, tra i soci fondatori, e primo Presidente dell’AS. TE. RO., Associazione Teriologica Romana, attuale ATIt, e ideatore della rivista Hystrix.
Di lui possiamo ricordare anche le lunghe chiacchierate sulle implicazioni storiche, sociali e politiche della conservazione.
Con lui la trattazione di ogni argomento inerente le scienze naturali ma anche sociali e politiche era sempre originale, innovativo, mai scontato. Parlando con lui avevamo l’opportunità di approfondire tante cose in modo nuovo, spesso con ironia e autoironia.
Ci mancherà.
Corrado Battisti, Spartaco Gippoliti, Gaetano Aloise, Giovanni Amori