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| 24 Agosto 2016

In ricordo di Mauro Cristaldi, Presidente ASTERO ed ex-Responsabile della biblioteca ATIt

Una raccolta dei messaggi pervenuti da amici e colleghi in memoria di Mauro.

In una calda giornata siciliana di fine agosto Mauro Cristaldi non ha superato l’ultima difficoltà fisica di una lunga serie iniziata poco meno di dieci anni fa che aveva minato il suo imponente fisico, e ci ha lasciato.
Mauro era un profondo conoscitore delle Scienze Naturali ed in particolare dell’Anatomia Comparata ed era un convinto sostenitore della interdisciplinarità delle tematiche scientifiche. Nella sua prolifica attività scientifica si è occupato di biologia evoluzionistica e di zoogeografia ma il suo impegno principale è stato quello di comprendere l’impatto degli ecosistemi alterati sulla salute pubblica dove ha potuto collaborare con ricercatori di altre discipline come la Chimica, la Fisica e la Medicina mettendo in pratica quella interdisciplinarità per lui fondamentale.
Ha svolto un ruolo importante per far crescere la scuola teriologica romana. È stato tra i fondatori dell’Associazione Teriologica Romana dove ha ricoperto l’importante carica di Presidente nel delicato passaggio da associazione locale a quella nazionale.
Per me non è facile ricordarlo senza provare grande dolore perché è stata la persona che mi ha formato professionalmente, avendo svolto con lui la mia tesi di Laurea, fornendomi degli insegnamenti di base che sono stati decisivi quali la rigorosità deontologica e scientifica.
Riconosco a Mauro la sua costante coerenza nella vita pubblica e privata con il suo pensiero a mio avviso anarchico, oltre che marxista, nel senso che riteneva le istituzioni fortemente condizionanti la libertà individuale ed ostacolo per una giustizia sociale.
Si è sempre battuto per difendere questi principi, a volte in modo appassionato e a volte impetuoso quale era il suo carattere. Credo che con tutti quelli che lo hanno conosciuto abbia avuto dei confronti accesi ma sempre rispettosi. È successo anche a me di confrontarmi in modo vivace con delle sue posizioni che non condividevo e penso anche di non essere mai riuscito a fargli cambiare idea, ma sempre senza rancore perché c’era un profondo rispetto reciproco.
Un altro aspetto noto a molti, ma non a tutti, è stata la sua grandissima disponibilità e generosità particolarmente con gli studenti e con le persone a lui più vicine.
Ciao Mauro e grazie per tutto quello che mi (ci) hai dato.
— Giovanni Amori

Cari Soci
È con profondo dolore e sgomento che comunico l’improvvisa scomparsa di Mauro Cristaldi, stroncato da un infarto il 21 Agosto mentre era in vacanza in Sicilia. Professore di Anatomia Comparata all’Università Sapienza di Roma, Mauro era tra i soci fondatori dell’Associazione Teriologica Romana, della quale è stato il secondo presidente dopo Longino Contoli, e sotto la cui Presidenza nel 1988 venne formalmente costituita l’Associazione Teriologica Italiana (ATIt). Mauro è stato una figura importante e combattiva della teriologia italiana. La sua attività scientifica e impegno politico hanno trovato una convergenza nelle numerose ricerche dedicate agli effetti di contaminanti e radiazioni sui micromammiferi. Per me che ho frequentato per tanti anni l’istituto di Anatomia Comparata il suo barbone e il suo vocione inconfondibile erano una presenza e una compagnia costanti, e non c’era argomento di attualità politica,accademica o scientifica che non venisse commentato e risuonasse nel lungo corridoio. A nome dell’ATIt invio un ultimo saluto a Mauro e un pensiero a sua moglie e ai suoi figli.
— Anna Loy

Mi associo al dolore dei teriologi italiani apprendendo la tristissima notizia.
Con Mauro scompare una figura storica della teriologia italiana, inoltre sempre in prima linea con il suo impegno sociale e politico. Profondamente innamorato della Sicilia, era impegnato nella battaglia contro il radar MUOS che gli americani stanno impiantando a Niscemi, e ci eravamo visti fino alla scorsa estate per concertare delle azioni congiunte in modo da supportare i comitati locali.
— Maurizio Sarà

Un picolo ricordo del grande Mauro
Pur se non facevo parte del Suo Istituto, né del Dipartimento, né della Facoltà ed Università e, dunque non avevo con Lui una frequentazione assidua, quotidiana, mi sia comunque consentito qualche piccolo, ma commosso, ricordo personale che mi legò e mi legherà per il mio sempre a Mauro Cristaldi.
Nei primissimi ’70 ero segretario, con Salvatore Palladino, della Commissione Conservazione Natura del CNR, che si era conquistata una notevole influenza, anche politica sensu lato, grazie all’autorevolezza dei suoi componenti (basti nominare gli scomparsi Ghigi, il fondatore; Montalenti, successivo presidente; Giacomini; Desio; Toschi; Cederna) ed alla puntualità e fermezza dei suoi “voti”, non vincolanti, certo, ma eticamente impegnativi.
Uno dei commissari, l’architetto Marcello Vittorini, ottenne la partecipazione regolare della Commissione, nelle persone del presidente e di noi segretari, alle sedute del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, investito in quegli anni (nei quali si perseguiva seriamente la “programmazione”) del delicato còmpito di approvare o respingere gli strumenti urbanistici dei Comuni; e noi, grazie agli elenchi ed alle cartografie dei biotopi da proteggere, avevamo l’opportunità di intervenire ed evitare parecchi scempi ambientali.
In una di quelle occasioni, mi avvicinò l’architetto Cristaldi e, sapendo che ero zoologo, mi disse, con aria affabile ma perplessa:
“Sa, mio figlio mi ha detto che vuole studiare… i topi! Ma le sembra una cosa seria? Che ne pensa?”. Lo rassicurai che si trattava di un campo di studio serio e promettente, anche in chiave applicativa e mi parve tranquillizzato.
Fu la prima volta che sentii parlare di Mauro e, anche se sono convinto che neppure Suo padre avrebbe, alla lunga, potuto impedirgli di studiare “i topi”, sono lieto di avere spezzato, non certo una lancia, ma perlomeno uno stecchino, in favore della Sua scelta di studio, lavoro e vita.
Incontrai, poi, Mauro; dapprima a qualche congresso, dove, in paludate sedute, irrompeva, a volte da monti e valli delle Sue ricerche, onusto di trappole e campioni, irsuto e quasi orsesco, con gran copia di capelli e barba, da cui emergeva già il Suo sguardo sdegnoso ed ispirato… E, poi, a “comparata”, ci frequentammo, sempre più amici e collaborammo in varie ricerche, spesso assieme a Gianni Amori, comune allievo che ben presto “superò i maestri” in più d’una occasione, volando ben alto con le proprie ali.
Quando, poi, con una certa presunzione, presi l’iniziativa di convocare, nella mia stanzetta di via Lancisi, qualche amico e collega, per proporre e fondare l’Associazione Teriologica Romana, primo giovanilistico germe dell’associazionismo mammalogico in Italia, Mauro fu uno dei più attivi nell’impresa, tanto da divenire il presidente che traghettò l’AS.TE.RO. verso la sua evoluzione nell’attuale ATIt E, forse, avrebbe meritato un più adeguato riconoscimento per tale ruolo.
All’epoca, mi ero dedicato allo studio dei sistemi trofici “rapaci – micromammiferi”. Mauro mi appoggiò e, fra l’altro, una volta, col Suo rigoroso impegno socio – culturale, affidò alla studentessa Domenica Amarena la raccolta e lo studio delle borre di Barbagianni provenienti dalla zona della centrale nucleare del Garigliano, sospettando qualche effetto nocivo delle radiazioni.
E, infatti, i crani che esaminai rivelarono anomalie qualitative e quantitative superiori, con valida significatività, alla norma.
Più di recente, avviò lo studio su eventuali conseguenze dei mutamenti climatici di origine antropica sugli stessi sistemi trofici.
Con ciò, Mauro dimostrava di saper cogliere le potenzialità più autentiche di quel tipo di ricerca: quelle sinecologiche, legate al funzionamento delle reti trofiche ecosistemiche, laddove la più parte di chi si dedicava a tale studio vi cercava piuttosto informazioni corologiche, faunistiche, biogeografiche o, al più, autoecologiche.
Ma, soprattutto, Mauro dimostrava anche così la Sua caratteristica sollecitudine verso i problemi della Società, impegno per Lui inscindibile dall’attività scientifica.
Anche da ultimo, discutendo con me di un possibile lavoro che Gli avevo sottoposto, dimostrava tale assoluto, rigoroso impegno socio – culturale congiunto al vibrante sdegno per lo sfruttamento della scienza a fini venali. Al riguardo, mi fece un’imprevista telefonata, ancora a fine Luglio, la quale, oggi, mi appare quasi un saluto.
Mauro fu in pieno figlio del Suo tempo e parte integrante della migliore stagione della “contestazione giovanile”, a ben vedere uno degli ultimi momenti di sensibilità solidaristica sociale verso i destini dell’Uomo; quando il “movimento” iniziò (per cause molteplici, esterne ed interne) ad invecchiare, a sfaldarsi, a volte a degenerare verso svolte di pura testimonianza senza sbocco e disperata, Mauro seppe volare più alto, comprendendo come, se rimaneva una speranza per i fini più nobili di quella stagione, doveva essere perseguita nella conoscenza e nella cultura.
Da ciò, il Suo conclusivo dedicare tutto se stesso agli impegnativi ed originalissimi cicli di seminari per l’università.
E, dunque, nel momento della scomparsa del grande Mauro (grande naturalista, grande uomo di cultura, grande spirito sociale), possiamo solo sperare che questa perdita purtroppo irrimediabile possa venire almeno in parte compensata da qualcuno dei Suoi allievi, che abbia la capacità, la forza e la fortuna di poterne proseguire l’opera ed il messaggio.
— Longino Contoli Amante

Un ricordo di Mauro quando assieme si trappolavano piccoli mammiferi nel Delta del Po.
Ciao Mauro.
— Stefano Mazzotti

Sono addolorata. Mauro Cristaldi è legato ai miei primi ricordi dell’Università di Roma, quando seguivo il corso di Anatomia Comparata. Una persona piena di passione per il suo lavoro.
— Eugenia Natoli

Stimati Colleghi,
comunico con grandissimo dolore e quasi senza fiato la scomparsa del prof. Mauro Cristaldi in quel di Sicilia. Da molto tempo era sofferente ma continuava a svolgere attività di ricerca senza sosta.
Professore di Anatomia Comparata nell’Università “Sapienza” di Roma e Socio SRSN, sarà ricordato per le sue altissime qualità umane e la sua caratura scientifica.
Lo ricorderemo con sincero affetto. Lascio ad altri il compito di ricordarlo con parole più appropriate, non riuscendo a scrivere di più.
— Pierangelo Crucitti

Ricorderò con grande simpatia la montagna di capelli e il barbone nero.
Una grave perdita.
— Gianluca Polgar

Grazie Mauro per le interessanti chiacchierate ricche di intuizioni scientifiche e di pura amicizia… non ti dimenticherò “valanga di simpatia”… un affettuoso abbraccio a moglie e figli.
— Bruno Zava

Associazione Teriologica Italiana Onlus
Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Charles Darwin"
Università di Roma "La Sapienza" - Viale dell'Università, 32
I-00185 Roma (RM)